Sintesi dell’evento “Il partito liberale di massa” di martedì 4 luglio 2023

L’associazione Piemonte Libertà il 4 luglio scorso, che raccoglie donne e uomini che si riconoscono nei valori del liberalismo al di là delle appartenenze di alcuni di loro alle forze politiche di questa frammentata area, ha inaugurato un ciclo di appuntamenti per discutere e mettere a confronto protagonisti del mondo liberale italiano, in questa occasione l’incontro è stato organizzato in collaborazione con Obiettivo Piemonte.
A poche settimane dalla scomparsa di Silvio Berlusconi abbiamo voluto ripercorrere la vicenda politica di Forza Italia, indiscutibilmente una forza che si è sempre richiamata alla cultura liberale, che ha raggiunto dimensioni ‘di massa’, mai avute da un partito italiano liberale dal dopoguerra ad oggi.

Alberto Nigra e Marco Taradash

Non sempre il suo agire politico è stato all’altezza delle aspettative, troppo spesso si è declamata una ‘rivoluzione liberale’ di cui si è visto troppo poco realizzato in ogni campo dell’agire politico a cominciare dalla stessa Giustizia. Certamente hanno inciso nel bene e nel male la figura di Berlusconi, senza la quale FI non sarebbe mai esistita, ma che essendo stato oggetto di un vero e proprio ‘accanimento giudiziario’ risoltosi dopo anni di procedimenti in una sola e non del tutto cristallina condanna per ‘frode fiscale’ ha finito col condizionare più del necessario un confronto indispensabile per fare di quella ‘casa’ la casa dei liberali.
Il partito ha perso prima gli esponenti più illustri del liberalismo italiano che vi si erano avvicinati e quindi i voti, a vantaggio non certo di forze liberali, prima la Lega di Salvini e quindi Fratelli d’Italia di Meloni.

L’evento dello scorso martedì 4 luglio 2023

Riuscirà adesso a Tajani e al gruppo dirigente di Forza Italia di rilanciare ?
Il nostro obiettivo infatti è quello di creare degli eventi di confronto pubblico, di cultura politica, stimolando ogni confronto tra i protagonisti delle forze liberali italiane, ad oggi purtroppo divise e sparpagliate in tanti partiti e soprattutto divise tra ben tre prospettive politiche: indipendenti (terzo polo?), autonomi ma in quale dei due poli?
Nella prossima tarda primavera, il 9 giugno del 2024 avremo le elezioni per i rinnovo del Parlamento Europeo e in Piemonte del Presidente e Consiglio Regionale.
Il nostro impegno sarà per fare tutto ciò che necessario perché alle Europee vi sia un’unica lista liberale Renew Europe (Rinnovare l’Europa) e per fare provare ad evitare che alle regionali piemontesi accada quanto già avvenuto alle scorse comunali di Torino, più liste, scarsa influenza nello schieramento vincente, nessuna evoluzione in qualcosa di più strutturato del notevole risultato ottenuto da Torino Bellissima. Il governo locale è la palestra delle politiche e delle classi dirigenti a livello nazionale, sottovalutare questo aspetto significa porsi in una condizione di marginalità, non compensata da leader o leaderini.

Enzo Ghigo e Carlo Giacometto

Per iniziare a discutere di questo, con la funzione non solo culturale, anche se questa è una delle nostre velleità, il primo incontro è stato brillantemente animato da due autorevoli ‘fondatori’ di quella esperienza, Enzo Ghigo e Marco Taradash, che si sono confrontati con i Presidenti delle due associazioni che lo hanno promosso Carlo Giacometto e Alberto Nigra. La qualità del dibattito, che si può trovare agevolmente su Radio Radicale, che ringraziamo per l’attenzione e la solita sensibilità dimostrata, il vero servizio pubblico informativo italiano, la affluenza del pubblico, la stimolante discussione alimentata dalle domande del pubblico ci fanno pensare di aver imboccato la strada giusta, sicuramente l’unica a cui vogliamo dare un contributo fattivo dopo le delusioni, il disincanto, i traccheggiamenti che ognuno di noi misura sulla sua pelle ‘politica’ da troppo tempo.

Alberto Nigra (Presidente di Piemonte Libertà)